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Repressione a Livorno. I nuovi squadristi preparano la guerra.

Repressione a Livorno. I nuovi squadristi preparano la guerra.

Giovedì 12 ottobre l’associazione “Italia Israele” ha promosso un presidio per contestare l’operato del sindaco Salvetti che si è rifiutato di esporre la bandiera di Israele sul Palazzo Civico, emettendo un comunicato di solidarietà nei confronti di tutti i popoli oppressi dalle guerre. Nel corso di tale contestazione, alcuni giovani, la maggior parte minorenni, hanno esposto uno striscione in cui esprimevano la loro opposizione ad Hamas e ad Israele. Tanto è bastato alla Digos per procedere al fermo dei giovani, ad alcuni dei quali sono state prese foto segnaletiche. All’azione della polizia si sono aggiunti anche qualche partecipante al corteo guerrafondaio, che forse voleva dare dimostrazione della democrazia che Israele esporta in Palestina.

Come cento anni fa i primi atti squadristci contro la giunta massimalista avevano come obiettivo l’esposizione della bandiera sabauda, così oggi i moderni squadristi attaccano una giunta non perfettamente allineata alla logica di guerra.

Livorno: comunicato sui fatti di giovedì 12 ottobre

La Federazione Anarchica Livornese e il Collettivo Anarchico Libertario denunciano il gravissimo atto repressivo compiuto dalle forze di polizia nella serata di giovedì 12 ottobre. In Via Cairoli, durante una semplice contestazione spontanea, quattro persone, di cui tre minorenni, sono state colpite, bloccate con violenza e condotte in questura per essere poi rilasciate. Due minorenni sono stati addirittura ammanettati e uno di questi atterrato dalle forze di polizia. Un’aggressione gratuita con modalità mai viste in città in simili occasioni.

Anche a Livorno, come nel resto del paese, giovani e studentx che contestano le posizioni del governo guidato da Giorgia Meloni vengono duramente repressx. Non è un caso infatti che il presidio organizzato dall’Associazione Italia-Israele oggetto della contestazione, vedesse la partecipazione attiva, tra gli altri, di esponenti dell’estrema destra di governo.

Uno degli striscioni esposti durante la contestazione spontanea riportava “né con Israele né con Hamas, Palestina libera e indipendente”. Parole che moltx condividono in questo momento e che esprimono un rifiuto di posizioni belliciste.

Si tratta di un attacco alla libertà di espressione e di una violenza inaccettabili. In un clima di guerra generalizzato e di rigurgito fascista come quello in cui siamo immersi, le voci di contestazione sono

una affermazione di libertà contro ogni guerra e nazionalismo. Si illude chi crede di poterle mettere a tacere con violenza e manette.

Esprimiamo piena solidarietà allx giovani che hanno subito l’aggressione repressiva.

Federazione Anarchica Livornese

Collettivo Anarchico Libertario

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